Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché?
A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.
Il Cimitero dei vivi è una riflessione fotografica e narrativa sulla vita, sulla morte e sul luogo misterioso occupato dagli emarginati nelle grandi città. Sopravvivere a un’epoca, a una pandemia, attraversare guerre, carestie e privazioni da vivi è già un grande guadagno se si pensa al futuro, ma l’unica cosa certa è che a un certo punto dell’esistenza l’essere umano muore. L’unica certezza è la morte, ma la situazione generata da COVID19 ci ha fatto avere un approccio completamente diverso alla morte. Vivere da lontano, partecipare ai funerali via whatsapp o zoom. Se c’è qualcosa che vorrei non salvare, ma reinventare, è il nostro rapporto con la morte. Sulla base della mia riflessione fotografica e narrativa “The Cemetery of the Living” voglio essere in grado di evocare una nuova possibilità di comprendere il lutto, la scomparsa e la memoria.
BIO:
artista venezolana residente a Parigi, Francia. L’approccio artistico di Oleñka è essenzialmente multidisciplinare: sperimenta e interroga sia la scrittura che il disegno, oltre alla fotografia, per affrontare soggetti sempre strettamente legati alla sua esperienza intima. La poesia non è mai assente da questo processo di esplorazione: è la spina dorsale dei suoi progetti, lasciando parlare i suoi impulsi, i fantasmi della sua memoria e la sua curiosità per l’irrazionale, terreno fertile per tutte le sue creazioni. Dopo essersi laureata in letteratura in Venezuela, ha fatto un master in scienze umane, specializzandosi in teoria della performance e della danza, in Spagna. Dal 2015 studia fotografia artistica e belle arti a Parigi. È una delle studentesse selezionate per seguire il programma di Mentoring che sarà realizzato all’Ecole Nationale Supérieure de Photographie – Arles nel 2022 con Susan Meiselas. Le sue opere principali includono: La Liste de prénoms; Le Cimetière des vivants; Lettres de Paris; e La multiplicité de l’auto fragmentation. Queste opere sono state esposte in Francia, Spagna e Italia. Il suo Dummy Lettres de Paris è stato selezionato per il Luma Rencontres Dummy Book Award ed esposto ai Rencontres d’Arles 2015, e il suo libro La Nostalgie est une révolte, scritto insieme a Julieta Valero è stato nominato per il Photo-Text Book of the Year Award ed esposto ai Rencontres Photographiques d’Arles 2017. È anche autrice del libro La Latitude des Pas, pubblicato nel 2018 in Spagna.