CI SONO COSE CHE SA SOLO L’ESTATE
“La prima volta non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi sotto un albero.
Sentivo zone lontane del mio corpo
che tornavano a casa.”
F. Arminio
La promessa di svestire il sorriso tra le lacrime, mentre lei arriva in soccorso.
E’ il meglio che puoi dare quando, sei chiamato tra amore e odio a raccontare chi
sostieni, sei capace di stringere la tua forma originaria.
Sei nell’acqua, dell’ombra e della luce, quando sveli la bellezza.
La tua materia incandescente: una poesia degli urti.
Emergi verso la meta, ad occhi chiusi, un’impercettibile protezione e’ l’incantevole
forza, il brivido che ti riempie.
Promettimi,
Non spezzarti ora che arriva l’estate.
COLLETTIVO 1+1=3
Cosa stiamo restituendo al mondo?
Ognuno di noi sta restituendo qualcosa.
Per noi l’arte è il più grande gesto di restituzione.
L’arte ha la capacità di farci sentire sempre parte di tutte le cose; oltre il senso di separazione: io diverso da te che ci fa sentire unici.
Viviamo in un paese che è una bellissima cornice, l’Italia, ma una cornice senza un quadro non serve a nulla.
Qual è il quindi il quadro?
siamo noi.
noi con i nostri desideri, con le nostre scelte, con le nostre esperienza, con le nostre passioni, noi in questo momento.
Possiamo possiamo essere il quadro più bello o il quadro più brutto, amandola, rispettandola, onorandola nei suoi capolavori, sono immagine e specchio di ciò che noi stessi siamo.
Questo continuo interrogarci su quanto sia importante l’arte nelle nostre vite ci fa essere consapevoli delle scelte che intraprendiamo ogni giorno nella nostra vita, perchè tutte queste
faranno parte di una gigantesca pennellata condivisa.
Nella collettività e nel singolo l’arte fa tutto questo, fa da collante universale, e non è facile pensare che possa esistere qualcosa in grado di unirci a tal punto.
Possiede la capacità di cancellare questi schemi e queste linee immaginarie che ci dividono, sapendo evidenziare la nostra radice comune.
Se riusciamo a proteggere questo sentimento, e farne tesoro portandocelo a dietro nella nostra quotidianità noi abbiamo realizzato il capolavoro della nostra esistenza.
Lasciando fuori le distrazioni di questo mondo, sappiamo che c’è qualcuno che può rompere il muro del suono, mentre tutto questo mondo si commenta da solo.
Le nostre masse creano dei grandi muri tra noi, noi vogliamo paragonare questi muri ai muri del suono, perché creano un rumore così forte?
La resistenza dell’aria aumenta sempre più con l’aumentare della velocità, fino a diventare elevatissima a quel punto le molecole d’aria vengono ‘urtate’, provocando un rumore fortissimo e si
crea un boato.
1+1=3
Il tre è quel boato.
Se l’uno fosse stato da solo non sarebbe riuscito a creare questo rumore.
bisogna fare parecchio rumore per essere ascoltati.
Così il duo composto dalla fotografa Alice Vacondio e dalla creative director Noemi Bigiani decide di far nascere un nuovo collettivo tra Reggio Emilia e Crevalcore.
Per loro essere delle creative è avere in mano una grande responsabilità;
i loro interessi risiedono nelle relazioni che gli oggetti hanno e possono avere con il corpo e l’anima umana, oltre ad essere affascinate dagli scontri e dalle fusioni di persone, significati e relazioni.
I progetti per loro sono viaggi di ricerca caratterizzati dall’inseguimento e dalla selettività, incrociati e nutriti in concetti e prodotti che propongono possibilità e ispirano nuove prospettive e modi di
pensare.
Lasciandosi la libertà di spaziare attraverso qualsiasi arte, perché ogni cosa fa processo.
BIO ALICE VACONDIO
Alice Vacondio, è una giovane fotografa di Reggio Emilia, Italia.
Classe 1996. Nei suoi giovanissimi 24 anni Alice ha un mondo da raccontare attraverso storie di vita e luoghi. Concentrato sulla ritrattistica, i suoi progetti sono orientati a coinvolgere emozioni e legami che il più delle volte superano l’obbiettivo della macchina fotografica. Una forza magnetica che attira e avvolge tutto in una relazione di comprensione e ascolto della persona che le si pone davanti così come del contesto che la circonda in quel esatto momento. Perché sono i momenti, gli istanti irripetibili, le atmosfere e il mettersi a nudo gli elementi che guidano il percorso di Alice. E il suo occhio sensibile fa proprio questo: cattura e narra una storia. Raccontare attraverso scatti intimi, reali e curiosi ciò che ancora non è stato detto, dettagli che vanno sottolineati; ottenere quindi un atto di fiducia, è la sfida più grande. Il percorso accademico di scenografia e il teatro hanno influenzato positivamente l’esperienza di Alice. Realtà che hanno offerto una visione della fotografia come emotivamente più attiva, di stupore e vitalità.
Diplomata al Liceo Artistico L. I. S. A. Chierici in arti figurative, laureata nel 2020 ABABO Accademia di Belle Arti di Bologna, laurea Triennale del corso di Scenografia.
2016 – ‘Nidi d’affetto’ vincitrice del primo premio ‘Concorso Davide Vignali’, esposizione presso fondazione fotografia Modena 2017-‘Nidi d’affetto’ esposto durante il Festival ‘Circulation’ a Parigi
2017- ‘Dyslexia’ mostra fotografica ed installazione esposta per AID (associazione italiana dislessia) all’interno del festival di Fotografia Europea a Reggio Emilia
2018 – ‘Flusso’ mostra fotografica ed installazione esposta durante il festival ‘PoverArte Festival-Festival di tutte le arti’ presso Ateliersì a Bologna
2019 – ‘Dentro Me’ mostra fotografica ed installazione esposta Cinema Cristallo a Reggio Emilia
BIO NOEMI BIGIANI
Noemi Bigiani classe 1993 è copywriter, artist hunter e creative director con sede a Bologna.
Lavora su progetti multidisciplinari, dalla fotografia alla cura ed allestimento di esibizioni
artistiche, collaborando con numerosi artisti.
Dopo il diploma, ha iniziato la sua carriera lavorando come costumista, assistant shooting e
stylist passando in seguito alla realizzazione e progettazione di set fotografici, editoriali di moda
e direzione di progetti artistici.
Il suo approccio progettuale si basa su una continua interazione e connessione all’interno del
team, con artisti ed artigiani e professionisti del settore.
Appassionata di vintage, oltre alla costruzione di un archivio personale Stone Island, prosegue la
sua ricerca verso un mondo dominato da determinazione e passioni, individuando i punti di forza
in ogni progetto che segue.
La recente attività di Creative Director e curatrice l’ha portata a sviluppare una personale visione
e sensibilità nei confronti della comunicazione, dell’estetica e dell’arte.