Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché?
A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.
CONCEPT: Ynys Wyrd è uno dei nomi della leggendaria Avalon il cui significato gallese è Isola di vetro. La mitica denominazione ha origini botaniche, legate alla presenza di guado utilizzata dai celti per tingersi il volto prima delle battaglie. Subendo il fascino della parola vetro, ho indirizzato la mia ricerca alla ricostruzione del mito, ricreando un habitat fragile, nebuloso e sfuggente come le stesse divinità che lo animano nelle loro rispettive trasfigurazioni animali. Un territorio doppio, tra l’immaginifico e il reale, in cui i loro cuori possono continuare a non invecchiare.
BIO: Iara Di Stefano nasce a Roma nel 1979.
La sua passione per l’arte visuale trova nella fotografia il mezzo espressivo perfetto.
Utilizza qualsiasi strumento fotografico a disposizione e spesso rielabora le proprie immagini utilizzando mix media, il collage e/o il disegno.
Si definisce fotografa ibrida.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni autoprodotte e sue immagini compaiono in cataloghi collettivi (Silvana Editoriale), su periodici nazionali (L’Espresso, Eyesopen, Clic.hé).
In Italia, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, fra cui Microprisma (Roma), Perugia Photo Fest – Spazio Off, T3 Percorsi Autoriali (in collaborazione con CSAC Università di Parma).
Recentemente ha collaborato con il musicista Alessio Miraglia producendo la copertina dell’album “…Everything Was Dead (virtuosity for a mixed ensemble)”.