Tennero l’obiettivo fisso sul soggetto e trattennero il fiato.
Attesero un momento e poi finalmente scattarono.
Quando riguardarono le loro fotografie, sorrisero sorpresi.
Perché quelle forme geometriche e irregolari,
quei bianco e nero e colori sgargianti,
quelle inquadrature più e meno riuscite,
quei cari paesaggi e quelle persone ritratte,
quelle luci dell’alba e del tramonto,
tutto veniva da dentro di loro.
Sorrisero, vedendo la loro stessa immagine riflessa.