Come l’estate, rappresenta la stagione in cui la natura umana si mostra nella sua immensa bellezza.
È la stagione della maturità dell’uomo e gli fornisce gli strumenti necessari per coltivare il seme del dubbio.

La cultura è il vestito dell’uomo
Come un abito prezioso riveste il suo corpo nudo. Lo protegge dalle asperità della realtà e gli
consente di confrontarsi con il suo vuoto interiore senza rimanere travolto dalla disperazione e
dall’angoscia.

La cultura è il cibo dell’uomo
L’uomo ha l’imperativa necessità di nutrirsi per la propria sopravvivenza e il cibo non è solo un
bisogno primario, ma anche un piacere da gustare lentamente.
L’uomo desidera il cibo ed è questo desiderio che trasforma gli uomini in attori e il teatro in un
banchetto in cui viene celebrato un rito pagano che allontana qualsiasi paura attraverso il cibo della
conoscenza.

La cultura è la voce dell’umanità
È la voce che racconta le infinite storie del genere umano così come la voce del singolo uomo narra
la propria storia personale.
È la voce che rende possibile la narrazione universale. L’uomo non è più solo nell’universo cosmo,
perché la potenza della voce dell’umanità ha trasformato i monologhi individuali in un dialogo collettivo.
Questa meravigliosa metamorfosi prende forma a teatro, in quel luogo magico in cui la finzione
diviene realtà e la realtà si confonde con la propria rappresentazione.
Sul palcoscenico i personaggi raccontano storie che traggono la loro ispirazione dalle storie degli
uomini e i gesti e le parole con le quali sono narrate, non sono dissimili dai gesti e dalle parole che
gli uomini eseguono e pronunciano nella vita reale. Così la finzione può apparire reale come la realtà.
A teatro come nella vita è messa in scena la miriade di sfaccettature dell’essere umano nella sua
disperata ricerca di un significato alla propria esistenza.
Ciò che cambia è solo il palcoscenico della rappresentazione.

Questo è il tema raccontato attraverso il linguaggio delle immagini fotografiche.
Le fotografie esposte in questa rassegna sono state scattate durante gli spettacoli. Sono foto di
scena nelle quali gli stati d’animo degli attori hanno preso la forma di immagine e testimoniano le
variegate possibilità espressive della natura umana nella vita reale.

Fotografie di Nicola Dodi, Pasquale Soria e Claudio Montanari.

La mostra è direttamente curata dai fotografi Nicola Dodi, Pasquale Soria e Claudio Montanari.

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

-

Sabato

10-13 / 17-20

Domenica

17-20

Mostra aperta dal 29 Aprile all'8 Giugno Si consiglia di visionare il sito www.onart-re.com per le aperture straordinarie

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Teatro San Prospero - Via Guidelli, 5 - Reggio Emilia

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