Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché?
A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.
Sul terminare del mese di febbraio del 2022, ero seduto in Piazza Maggiore e mi sentivo, dopo due anni, in mezzo a tante persone per niente interessate alla mia presenza. Mentre mi guardavo intorno, notai che dall’altro lato della piazza un musicista stava suonando e facendo di tutto per farsi notare, raccogliendo però lo stesso risultato della mia inimportante presenza. Ho deciso di riprenderlo, allora, ma senza che si accorgesse di me. Nei giorni seguenti, ho scoperto che questa sensazione potevo provarla ancora, per strada, in treno, in un pub, con amici, ma che a volte c’è un epilogo diverso: qualcuno mi scopre. Il loro sguardo in camera taglia il velo della solitudine e per il tempo di quello sguardo, io, esisto di nuovo, diversamente, non solo per me.
A chi resterà nel 2150 augurerò di poter vivere entrambe le sensazioni: una solitudine tra gli altri, disinteressata, diffusa e il guizzo dell’essere scoperti, che come un’onda tra le onde.
BIO: Roberto Pisapia è un dottorando in Scienze e Culture dell’Umano (XXXVII ciclo) presso l’Università di Salerno e filmmaker. La sua ricerca artistica e teorica si concentra sul documentario, sull’archivio e sul documentario interattivo e partecipativo. È stato finalista e rappresentante dell’Italia per le edizioni 2020 e 2021 di Short nella sezione International Music Video Contest (con La Casa dell’Orco e con Helydea), finalista per l’edizione 2020 di Firenze FilmCorti Festival (con Helydea) e quarto-finalista e semi-finalista per le edizioni 2018 e 2019 dei Nyx Face Awards.
link al video: https://vimeo.com/694090999