Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché? 

A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.

La mia ricerca nasce con questo progetto da una immersione nella natura e nei suoi dettagli, tra le sue ferite ed i suoi misteri che non sono sempre evidenti allo sguardo fuggevole di chi si sofferma solo di fronte alla sua maestosità e corre via di fronte al suo ricco dettaglio. E’ un invito a riflettere su quanto le appartiene e quanto ci appartiene come esseri umani fatti di altrettante cicatrici, strappi, evasioni, rinascite, metamorfosi ed evoluzioni ed è un invito alla pausa da un tempo che è liquido e troppo veloce. Un invito ad una pausa non forzosamente obbligata ma che si pone come necessaria e come scelta perché ciò che è invisibile diventi palese come un dono. Un ritorno, dunque, alla natura, ai suoi particolari e a quegli elementi  che ad una attenta osservazione e riflessione assumono connotati della vita, di movimento, di fluidità e di ritorno all’inconscio al punto da rivestire significati diversi, riconducibili alle esperienze, ai desideri di ciascuno al livello inconscio. I resti della tela di un ragno che assumono l’aspetto di costellazioni e quelle costellazioni che riconducono a processi familiari che ci riportano a valori per fortuna ampliati attraverso nuovi modi di sentire e vivere i legami. Lo squarcio in un albero che rappresenta le ferite personali dell’essere umano sono solo due dei motivi che ho rappresentato nel mio progetto attraverso tonalità volutamente forzate ed esasperate perché esasperata è la necessità e la richiesta di attenzione da parte del mondo tutto.

BIO: Calabrese di origine, vivo tra Bologna e Venezia.
La mia esperienza artistica inizia a cinque anni, con la danza classica e di carattere, di cui conseguo il diploma, specializzandomi successivamente nella danza contemporanea ed espressione corporea  con i grandi maestri, italiani ed internazionali. Consegue contemporaneamente una laurea in giurisprudenza ed esercita la professione legale. prosegue la formazione artistica. Frequenta le botteghe di maestri e artisti quali Wolfango Peretti Poggi e Davide Peretti Poggi a Bologna e, a Venezia, il laboratorio di stampa d’arte “Bottega del Tintoretto” diretta dal maestro Roberto Mazzetto. Studia fotografia iniziando dalla strada attraverso i laboratori e workshop di street photography con Marc de Tollenaere e prosegue il percorso formativo presso il C.S.F. Adams di Roma. La sua ricerca è rivolta ad una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo di cui la fotografia diventa il principale mezzo comunicativo, concepita quale parte integrante, in progetti specifici, di un‘attività performativa entro cui confluiscono lo studio e la conoscenza del corpo, nella sua relazione e nel suo rapporto ambivalente con la natura, con lo spazio, con la forma e la materia, arrivando ad astrarne e reinterpretarne i canoni estetici. Attualmente è impegnata nella realizzazione di progetti fotografici site-specific che si occupano di approfondire fotograficamente le relazioni tra le persone e tra queste ed il territorio considerato, attraverso la realizzazione di installazioni espositive che creino un rapporto di continuità tra opera e spazio che la ospita.

Orario apertura

Lunedì

-

Martedì

-

Mercoledì

-

Giovedì

2 giugno h. 16-22

Venerdì

3 giugno h. 10-22

Sabato

4 giugno h. 10-20

Domenica

5 giugno h. 10-20

dal 2 al 5 Giugno 2022

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Viale Ramazzini 62 - 42124 Reggio Emilia

Clicca qui per vedere la mappa.