Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché? 

A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.

CONCEPT: 

Nella mitologia greca, le Driadi erano ninfe che vivevano nei boschi; presenze divine che abitavano gli alberi e ne incarnavano la loro forza e il rigoglio vegetativo. Come tutte le ninfe, erano associate a diversi elementi naturali e – relazionate a essi – si adoperavano nel preservarne la salute e l’integrità. Le Driadi sono frutto di fantasia. Ma il potere immaginativo, ancora oggi, può avere un valore salvifico o – quantomeno – può aiutare l’essere umano contemporaneo a riscoprire un legame ancestrale con la Natura.

Essendo cresciuta in mezzo alla natura e basando tutto il mio lavoro in correlazione a essa, salverei e consegnerei alle generazioni del 2150 proprio queste creature che, nate per dare una valenza divina al creato, ci ricordano quanto sia necessario recuperare il senso di una cultura arcaica legata indissolubilmente al benessere della Terra.

“The story of a Nymph” è un progetto realizzato tra il 2014 e il 2015 che racconta il viaggio della protagonista attraverso boschi, fiumi, fino a venire a contatto con la contaminazione dello spazio naturale, in cui vive e si sposta, da parte dell’uomo. 

Le 3 immagini proposte fanno parte del primo capitolo della storia. 

Bio:

Serena Biagini, nata a Sassuolo nel 1983, è una fotografa contemporanea che utilizza il linguaggio della fine art, sia analogica che digitale, come strumenti di interpretazione di storie legate al proprio vissuto. Gli elementi della natura, così come l’acqua, gli animali e il corpo, diventano una sorta di messa in scena di emozioni antiche che spaziano dalla difesa, alla transizione, all’identificazione e alla ricerca di libertà, ricreando inconsciamente un atto ripetuto di rinascita che di volta in volta prende forme e sfumature nuove. La natura, i corpi, l’acqua, l’auto-ritratto, diventano spazi e luoghi interpretativi attraverso i quali è più facile parlare di emozioni che altrimenti non riuscirebbero a venire fuori. Dunque, l’atto creativo diventa un tentativo di riappropriarsi dei bisogni primari di essere umano, e della vulnerabilità negata, cercando di ridisegnare un percorso desiderato, che parte dal grembo materno, e attraversa svariate fasi della crescita, alla ricerca continua della propria identità e posizione nel mondo.

 

Orario apertura

Lunedì

-

Martedì

-

Mercoledì

-

Giovedì

2 giugno h. 16-22

Venerdì

3 giugno h. 10-22

Sabato

4 giugno h. 10-20

Domenica

5 giugno h. 10-20

dal 2 al 5 giugno 2022

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

viale Ramazzini 62 Reggio Emilia

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