Progetto selezionato nell’ambito della open call INVERNARIO – il futuro della terra vivrà “un’invincibile estate”: cosa salveresti del mondo come lo hai conosciuto per consegnarlo alla generazione del 2150? e perché?
A cura di LE OFFICINE – spazio dedicato.
CONCEPT
Nel 2150 le minoranze etniche del globo si saranno estinte portando con sé nell’oblio culture, miti e capacità cognitive. Il futuro sarà irrimediabilmente più uniforme e quindi più povero. Alla generazione del 2150 consegnerei i miti di quelle culture ormai perse, la capacità di percepire come parte della realtà la dimensione magica e visionaria, la componente immaginativa così necessaria per superare le crisi. Empireo è un universo di configurazioni possibili di quei miti. Le fotografie ritraggono ciò che può sembrare cielo o terra, paesaggio in movimento o agglomerato di nubi: si tratta invece di configurazioni casuali di teli di cellophane, successivamente colorati, in un processo di necessità teso a riconoscere la bellezza nelle immagini prodotte casualmente. Un gioco di combinazioni e rivelazioni che assomiglia a quello delle pratiche divinatorie o sciamaniche che probabilmente scompariranno assieme alle culture che l’umanità perderà.
BIOGRAFIA
Veronica Barbato (1981, Caserta) è un’artista di base a Lugano e Reggio Emilia, Master in Fotografia con Mustafa Sabbagh allo Spazio Labó (Bologna, Italia). Creatrice e organizzatrice di mostre indipendenti, blitz in ville prima della ristrutturazione, con artisti internazionali e italiani. La fotografia è il mezzo che l’accompagna nella maggior parte dei suoi progetti, ma sono stati il teatro e la danza gli aspetti fondamentali della sua formazione personale ed artistica. In particolare, il teatro l’ha educata alla performatività, aspetto presente in ognuno dei suoi progetti artistici, in particolare in quelli legati alla street art, dove anche gli spettatori, inconsapevolmente, si mescolano alle sue azioni. La sua improvvisazione ed intraprendenza, ereditate dall’esperienza teatrale, non si manifestano solo nella sua pratica artistica: queste sono indispensabili nella sua attività di organizzatrice di eventi, che si concentrano nella diffusione e apprezzamento dell’arte, propria e altrui.