Viaduegobbitre: qui abitano arte e passione

Viaduegobbitre: qui abitano arte e passione

La “casa degli artisti” nel centro della città, uno dei cuori del Circuito OFF, ospita l’importante progetto “Come l’acqua. Donna iraniana racconta donna iraniana”, il “banchetto” Square Book e una nutrita serie di mostre.

Tra le visite immancabili che si raccomandano ai neofiti di Fotografia Europea c’è senz’altro, anno dopo anno, quella all’Atelier Viaduegobbitre. E si è sempre certi di fare una gran figura. Uno spazio in cui si lascia volentieri il cuore: vissuto e caratteristico, verticale e cunicolare, accogliente e pieno di sorprese, stracolmo nelle giornate inaugurali, magicamente sornione nelle altre. Una vera casa della creatività che ha nella fotografia una delle sue cifre più intense.
Una bella sorpresa quest’anno. “Come l’acqua. Donna iraniana racconta donna iraniana” è un progetto che esplora, attraverso 100 fotografie, lo sguardo e la condizione della presenza femminile nel grande Paese asiatico. Curata dall’accademico Ali Asghar Kalantar e coordinata a Reggio da Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli, essa documenta atteggiamenti inediti per l’Occidente e, soprattutto, affida la narrazione per immagini alle donne stesse scegliendo la magnifica metafora dell’acqua che attraversa stati diversi (la fluidità, il congelamento, ecc.) e trasmette la sensazione di qualcosa in perenne divenire.
Il cortile al piano terra sarà sede del “banchetto” di libri fotografici Square Books (dal 29 aprile al 1 maggio), un evento che valorizza la “fotografia” da sfogliare e che vede insieme FIAF, Emuse, Gente di fotografia e Shelfie Cafe.
Non possono mancare infine le mostre nei vari atelier: “Strati nascosti” di Riccardo Bianchi, “Axis Mundi” di Gabriella Saiello, “Sepultura” di Samuel Carpi, “Rinnovate Memorie” di Marco Errani, “Abbràcciati” di Martina Intogna, “Dove sei rimasto ad aspettarmi tu, sicuro c’era il mare” di Galileo Rocca, “Interno 5 Havana Cuba” di Ermanno Fioroni.
Viaduegobbitre, ancora una volta, è tutto da scoprire.