Il lavoro cambia la realtà, la fotografia lo racconta

Il lavoro cambia la realtà, la fotografia lo racconta

Nel Capannone 18 del Tecnopolo – Area Reggiane le mostre “Un tocco di classe” e “The new shape of plastic” descrivono del mondo della fabbrica e dell’industria di ieri e di oggi tra conflitti, innovazioni tecnologiche ed elaborazioni sociali.

Il mondo del lavoro ieri e oggi, in una sede dal profondo valore simbolico che crea di per sé un cortocircuito di scoperte, memoria, suggestioni: il Capannone 18 dell’area delle ex Officine Meccaniche Reggiane, un tempo reparto di assemblaggio dei telai del settore ferroviario e recentemente oggetto di un importante intervento di restituzione alla comunità.
“Un tocco di classe. L’occupazione delle Reggiane 1950-51” racconta un evento formidabile e apparentemente lontano per il nostro tempo: un’azione operaia che prende possesso della realtà della fabbrica per migliorare le condizioni dei lavoratori e ipotizzare un modo diverso di vivere la quotidianità della produzione e dei rapporti sociali. Un episodio importante – anche per la notevole durata, un anno – di quel conflitto tra capitale e lavoro che avrebbe caratterizzato l’Italia repubblicana conducendo il Paese nella modernità e alla conquista di diritti fondamentali. Entrare nella mostra ideata da CGIL Reggio Emilia è compiere un’esperienza immersiva tra foto provenienti da diversi archivi (Archivio Storico Cgil Nazionale, Archivio Camera del Lavoro Reggio Emilia, Fototeca Panizzi, Archivio Istoreco) e appassionanti aree tematiche (l’autogestione, i conflitti, la solidarietà, le biografie personali) che raccontano uno straordinario laboratorio sociale che avrebbe lasciato un’eredità importante anche oltre la sua conclusione.


Anche “The new shape of plastic” narra un traguardo, quello dei 50 anni di Ghepi, azienda del territorio reggiano ad alto contenuto innovativo, tecnologico e professionale, ma che ha mantenuto nel tempo una forte impronta familiare. Le fotografie di Francesca Artoni sviluppano queste suggestioni attraverso uno sguardo attento, ravvicinato, capace di fissare, dettagli e suggerire prospettive inedite su di un materiale che popola e influenza tanti aspetti della nostra quotidianità e del nostro rapporto con il mondo.